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Fenix su 11/07/2021, 7:57
C'è chi odia l'estate, lo leggo anche online, chi odia il caldo, la gente affollata sulle spiagge, le urla dei bambini, le atmosfere solari.
Per me è la stagione preferita, dato che sono freddolosa, in cui - al contrario dello stereotipo - amo frequentare spiagge e luoghi solitari, le lunghe giornate luminose, stare all'aria aperta. Il maggiore contatto con il sole, la luce, il paesaggio, mi dà l'impressione istintiva che diano un po' di senso alla mia vita.
Ma c'è chi trova più senso nell'autunno, nell'inverno o nella primavera, per motivi diversi, ma altrettanto validi, essendo strettamente personali.
Questo substrato climatico si somma agli altri fattori che possono determinare uno stato di benessere o malessere interiore.
Forse il male di vivere deriva da una congiuntura negativa di una serie di elementi, e basta che ce ne sia uno in più di positivo o negativo a influenzare l'umore, come la stagione in cui si sta vivendo.
C'è chi odia l'estate, lo leggo anche online, chi odia il caldo, la gente affollata sulle spiagge, le urla dei bambini, le atmosfere solari.
Per me è la stagione preferita, dato che sono freddolosa, in cui - al contrario dello stereotipo - amo frequentare spiagge e luoghi solitari, le lunghe giornate luminose, stare all'aria aperta. Il maggiore contatto con il sole, la luce, il paesaggio, mi dà l'impressione istintiva che diano un po' di senso alla mia vita.
Ma c'è chi trova più senso nell'autunno, nell'inverno o nella primavera, per motivi diversi, ma altrettanto validi, essendo strettamente personali.
Questo substrato climatico si somma agli altri fattori che possono determinare uno stato di benessere o malessere interiore.
Forse il male di vivere deriva da una congiuntura negativa di una serie di elementi, e basta che ce ne sia uno in più di positivo o negativo a influenzare l'umore, come la stagione in cui si sta vivendo.
